Introduzione
La prospettiva dominante, fino a poco tempo fa nel mondo del lavoro tendeva ad annullare le differenze e le diversità tra i lavoratori secondo un modello in cui il lavoratore tipo era identificato con una persona sana, di pelle bianca e di sesso maschile. Con i i mutamenti culturali e i cambiamenti intervenuti con globalizzazione, flussi migratori, internazionalizzazione dei mercati, allargamento del lavoro femminile e sviluppo di nuove tecnologie, sono aumentate la eterogeneità nel mercato del lavoro sempre più incentrato su inclusione ed equità.
Cosa si intende per diversity management
Il diversity management è, in sostanza, un approccio diversificato alla gestione delle risorse umane finalizzato alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo senza distinzioni in base a genere, etnia, nazionalità, appartenenza locale, cultura, religione, abilità fisica, generazione o ruolo, al fine di favorire l’espressione del potenziale individuale dei lavoratori utilizzandolo come leva strategica per il raggiungimento degli obiettivi di un’organizzazione, configurandosi, pertanto, come una modalità di azione per la costruzione di un maggior benessere per tutti: azienda, lavoratori, territorio, società civile.
L’art. 28 del D.Lgs. n° 81/2008 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) disciplina che il datore di lavoro ha il dovere di valutare “tutti i rischi per la sicurezza, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato…e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza […] nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione”. E anche nell’articolo 1 del Testo Unico, dove si esprimono le finalità della normativa, si parla di tutela di lavoratrici e lavoratori “attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere, di età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati”.
La promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non devono essere destinate a un soggetto “neutro”, ma devono riguardare ogni specifico gruppo di lavoratori: con il diversity management ogni individuo è considerato portatore di valore e le tutele sono focalizzate sulle persone e sulla gestione delle diversità. Tale modo di agire è, senza dubbio, una risorsa fondamentale di vantaggio competitivo per l’azienda.